Frozen 2 – Il segreto di Arendelle

Dopo un’attesa durata 6 anni, Elsa ed Anna tornano al cinema con il secondo capitolo della storia che ha affascinato grandi e piccini. 
Al cinema dal 27 novembre, ha totalizzato finora un incasso pari a 368 milioni di dollari e, con l’avvicinarsi delle feste, è destinato ad aumentare.

Una nuova avventura

Nel capitolo precedente, il focus e la trama erano attorno al rapporto tra le due sorelle, la creazione di un legame e l’accettazione di Elsa della sua natura.
Stavolta la storia prende una piega inaspettata. 
La storia si svolge tre anni dopo Frozen. Elsa ed Anna vivono felici le loro vite ad Arendelle insieme a Sven, Kristoff ed Olaf. Tutto sembra andare per il verso giusto, finché un giorno Elsa non inizia a sentire una voce che canta una melodia armoniosa. Inspiegabilmente, iniziano anche a manifestarsi magie legate ai quattro elementi che minacciano Arendelle.
Ben presto, si scoprirà che entrambi i fenomeni sono legati al passato delle sorelle, in particolare a quello di Elsa. Inizia quindi un’avventura che metterà a dura prova le due ragazze, nel tentativo di salvare il loro amato Regno e riscoprire le proprie radici.

Tra toni cupi ed autoironia

Rispetto al primo film della saga, si percepisce nei primi minuti un aspetto più cupo, a tratti dark. Dimentichiamoci l’allegria, il divertimento e la spensieratezza legati a Il Regno di ghiaccio, perché ciò che si prova guardando Il segreto di Arendelle è lungi dal somigliarvi. Dai toni più cupi dati da riflessioni interiori, svolte inaspettate e pericoli più grandi, la tensione viene smorzata grazie ad Olaf e a Kristoff.
Il primo è, come sempre, sinonimo di leggerezza e nonsense che fanno sempre bene allo spirito.
Il secondo, invece, improvvisando una ballad stile anni ’80 e comportandosi in modo goffo, riesce a strappare una risata qua e là.
A differenza del primo, il secondo film (a parer mio) è destinato ad un pubblico più adulto, capace di guardare dentro sé per cercare le risposte di cui ha bisogno. Un pubblico che è conscio dei pericoli della vita e di cosa voglia dire mettersi in gioco rischiando il crollo delle proprie certezze. Lontanamente dalle apparenze, nonostante sia un film d’animazione Disney, la leggerezza e la “delicatezza” tipica dei cartoni classici non trova ampio spazio in questo sequel, dove l’introspettiva gioca un ruolo fondamentale. 

La natura prende vita

Sarebbe ingiusto non menzionare uno degli aspetti più rilevanti del film: la grafica.
In un mondo in cui gli effetti creati tramite green screen e programmi appositi per realizzare al computer interi film spopolano, Frozen 2 si distingue ancora una volta. La natura si trasforma e prende vita in maniera magnifica. La resa dei minimi dettagli è spettacolare, così come le animazioni facciali dei protagonisti.
E’ uno spettacolo per gli occhi degli spettatori, che si esaltano in particolar modo nelle scene digitalizzate dell’acqua.
Dai piccoli dettagli, come le venature e lo spessore del ghiaccio o i capelli dei protagonisti, alle enormi distese di acqua o i quattro elementi che prendono vita, tutto è ben reso grazie ad una grafica eccelsa.

Critica divisa in due

Il giudizio personale può, come ben sappiamo, non essere sulla stessa scia di quello del mondo della critica o di quello popolare.
Anche in questo caso, le due opinioni possono non coincidere tra loro. Se da una parte abbiamo esperti del mondo del cinema e critici che ne attestano l’ottimo lavoro – lo stesso Rotten Tomatoes ha assegnato il 77% al film – dall’altra abbiamo giudizi che non reputano il film all’altezza del primo.
Le principali critiche fatte nei confronti del film sarebbero l’incapacità di brillare per tutta la durata del lungometraggio e la trama che lascerebbe un po’ a desiderare dal punto di vista della consistenza.
Tuttavia, la presenza di aspetti quali l’empowerment femminile delle protagoniste, la colonna sonora originale, la grafica spettacolare e il doppiaggio italiano risultano essere stati apprezzati quasi univocamente.
Nonostante la scissione in due pareri contrastanti, sono tutti d’accordo nell’affermare che, ancora una volta, la Disney è in grado di far appassionare gli spettatori e far vivere sensazioni indimenticabili.

– Ilaria

Ilaria

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Back to top
en_GBEnglish (UK)
it_ITItaliano en_GBEnglish (UK)
Skip to toolbar