Arrietty – il mondo segreto sotto il pavimento

Arrietty è un altro prodotto dello Studio Ghibli, presentato in anteprima al Festival di Roma del 2010. Il film segna l’esordio di Yonebayashi Hiromasa, animatore di punta dello studio, che ha collaborato con Miyazaki in tutte le sue opere dell’ultimo decennio.

TRAMA

Shō, un ragazzo di quattordici anni, è malato e dovrà sottoporsi ad un intervento al cuore, per questo motivo si trasferisce nella casa della zia per l’estate, dove potrà riposare.
Appena arrivato, Shō, camminando nel giardino della casa, intravede nell’erba un piccolo esserino, che somiglia a una ragazza.

Il piccolo esserino si chiama Arrietty, anche lei di quattordici anni, che appartiene alla specie dei “prendimprestito”. Essi sono piccoli esseri che si nascondono sotto le case degli umani, da cui rubano l’indispensabile per poter vivere. Lei e la sua famiglia sono una delle ultime ad essere sopravvissute ed è importante che rimangano segreti.

Arrietty, però, facendosi vedere da Shō, mette a repentaglio la sicurezza della propria famiglia, ma al tempo stesso questa casualità le permetterà di scoprire la vita e l’amicizia.

ARRIETTY E IL MONDO

Nonostante Arrietty conosca bene il bisogno che lei e la sua famiglia restino protetti e nascosti sotto il pavimento, sente il desiderio di esplorare. Arrietty soffre all’idea di dover rimanere nascosta, sa bene che il mondo è al di fuori della loro piccola casa. 
A differenza dei suoi familiari, i quali sono terrorizzati dall’incontro con gli esseri umani e accecati da questa paura non riconoscono e non comprendono le buone intenzioni che Shō ha nei loro confronti.

“Là fuori tutto un altro mondo c’è, guarda le farfalle volteggiare, è solo me che stanno ad aspettar…”

AMICIZIA

La pellicola gira intorno all’amicizia tra Arrietty e Shō, due creature di mondi diversi che si incontrano e si uniscono. Da una parte abbiamo, come dicevo, la famiglia di Arrietty spaventata dagli esseri umani, che non vuole accogliere l’idea che nel nostro mondo c’è anche chi vuole fare del bene. Dall’altra parte abbiamo la domestica di Shō, che ha il solo desiderio di trovare questi piccoli esseri e ucciderli. L’incontro tra Arrietty e Shō vuole dimostrare come questi mondi possano anche combaciare.

“Così niente può mai cambiare, nel mio piccolo mondo personale. Non che lo detesti o che, ma a proposito di te, di più, di più io vorrei saper…”

IL TEMPO

Ovviamente c’è anche un ostacolo che i due protagonisti non possono controllare: la malattia di Shō e il poco tempo a disposizione. Questo poco tempo è stato la chiave per la crescita dei personaggi. Arrietty abbandona la sua corazza, che aveva creato dai pregiudizi che aveva sugli esseri umani, e inizia ad amare il diverso. Shō invece capisce che la famiglia di Arrietty è in via d’estinzione e sente il bisogno di proteggerli, ma la loro semplice esistenza gli dà speranza per il futuro. La malattia di Shō e la quasi imminente estinzione della specie di Arrietty fanno in modo che i due vivano nell’esistenza dell’altro, trovando la forza di cui hanno bisogno.

“Tristezza e felicità vengono sempre in coppia mischiate fra lor…”

DUE MONDI OPPOSTI

Per quanto riguarda l’immancabile cura nei dettagli dello Studio Ghibli, abbiamo in antitesi il mondo umano e la natura.
Il mondo degli uomini ha caratteristiche inquietanti: dalla prospettiva dei “prendimprestito” gli oggetti sono deformi e sono ostacoli che fanno paura.
La natura invece è un luogo paradisiaco, dove i personaggi hanno il loro primo incontro, e simboleggia proprio la fusione dei due mondi. Un mondo puro e armonico dove i due possono vivere insieme.

“Allo splendere del sol, circondata da mille fiori, insieme a te i giorni vorrei passar…”

SPERANZA 

Il finale racchiude la speranza per le nuove generazioni, quella di Arrietty e Shō, che possano trovare un compromesso e imparare a vivere insieme senza né odiarsi e né avere paura dell’altro. Un compromesso che, al di fuori di Arrietty e Shō, richiederà tempo, perché non tutti gli esseri umani hanno il coraggio di accogliere il diverso.
Questo però non riguarda Arrietty e Shō, che anche se vivranno le loro vite seguendo strade diverse, hanno imparato a fidarsi.

“Così sentendo nel mio cuor, in un mondo del tutto nuovo, a modo mio vado a vivere…”

9/10

Cami

Camilla

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