Addio a Robert Redford, l’uomo che ha fatto innamorare il cinema (e noi con lui)

Cari Spoilerinos,

oggi vi scrivo con il cuore pesante. La notizia è di quelle che non vorremmo mai dover raccontare: Robert Redford ci ha lasciati, il 16 settembre 2025, a 89 anni, nella sua amata casa di Sundance, circondato dai suoi cari.

Per me e per mia mamma, Redford non era solo un attore: era un faro, un compagno di visioni serali, un volto che sapeva accendere lo schermo con un mix raro di bellezza e profondità. Quei capelli dorati, quello sguardo che sembrava leggere l’anima… come dimenticarlo?

La sua carriera è stata un viaggio straordinario, capace di abbracciare decenni di cinema e di trasformare ogni ruolo in qualcosa di iconico. Dal ribelle Sundance Kid accanto a Paul Newman in Butch Cassidy and the Sundance Kid (1969), fino al giornalista determinato di All the President’s Men (1976), passando per l’eleganza malinconica di Jay Gatsby o l’epico romanticismo di La mia Africa con Meryl Streep, Redford ci ha insegnato che il cinema non è solo intrattenimento, ma un modo per raccontare chi siamo davvero.

E non dimentichiamolo regista: con Ordinary People (1980) vinse l’Oscar alla regia, dimostrando che dietro il divo c’era un autore sensibile, pronto a scavare nelle ferite più intime dell’essere umano. Con il Sundance Film Festival ha poi aperto la strada a intere generazioni di autori indipendenti. Senza di lui, forse non avremmo scoperto storie che oggi consideriamo imprescindibili.

Ma Redford non era solo cinema. Era impegno, ambiente, passione civile. Un uomo che ha usato la sua voce per proteggere la natura, per dar spazio a chi non ce l’aveva, per dire al mondo che l’arte può cambiare le cose.

Personalmente, ho sempre amato ricordarlo in The Way We Were, fragile e intenso accanto a Barbra Streisand. Mia mamma invece lo adorava in Il migliore, con quella poesia sul baseball che sapeva diventare poesia della vita. Due generazioni, due film diversi, un unico Redford.

Oggi salutiamo un gigante. E mentre scrivo, penso che forse il modo migliore per ricordarlo è proprio quello di rivedere uno dei suoi film, lasciandoci travolgere da quella luce che non si spegne mai.

Grazie, Robert, per averci fatto sognare, riflettere, commuovere. Il cinema non sarà più lo stesso senza di te… ma forse è proprio questo il segreto: le tue storie continueranno a vivere, per sempre.

Con affetto e gratitudine,
Alice ✨

Alice

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Back to top
en_GBEnglish (UK)
it_ITItaliano en_GBEnglish (UK)
Skip to toolbar