LIVING WITH YOURSELF

Cosa faresti se potessi ottenere una versione migliore di te stesso?

Questa è la premessa con cui parte “Living with yourself” nuova serie Netflix con protagonista Paul Rudd, in un insolita dramedy dai risvolti molto inquietanti.

Trama:

Miles è un uomo di mezz’età, insoddisfatto della sua vita lavorativa e privata. Il suo rapporto con la moglie è prossimo alla rottura e in ufficio nessuno sembra soddisfatto del suo lavoro. A quel punto su suggerimento di un suo collega, si reca in una strana clinica, dall’aspetto sospetto per procedere a un trattamento che lo renda la “versione migliore di sé”. Finendo, il giorno dopo, per risvegliarsi in un fosso, nudo e confuso. Tornato a casa trova ad accoglierlo un suo esatto clone, una versione di se stesso più brillante, affascinate e di successo.

UN RACCONTO CHE SI SDOPPIA

La miniserie diretta da Jonathan Dayton e Valerie Faris è una commedia dell’assurdo che verte su toni drammatici, indagando nell’animo del protagonista analizzando le sue insoddisfazioni per la vita, la difficoltà nel raggiungere la felicità e le occasioni che perdiamo e non ci vengono riproposte. La serie con protagonista Paul Rudd più che una vera commedia risulta essere un vero dramma esistenziale.

Il rapporto che abbiamo con noi stessi e con gli altri, risulta determinante per gli obbiettivi che vogliamo raggiungere e il modo in cui scegliamo di affrontare determinate situazioni.

PAUL RUDD E IL GIOCO DEI CLONI

Paul Rudd è straordinario nell’incarnare le due versioni di Miles, le loro contraddizioni e i loro caratteri opposti. Giocando su aspetti dell’abbigliamento e della postura, per rendere allo spettatore più facile e comprensibile la differenza tra i due.

La scelta di Paul stesso come attore protagonista risulta una scelta molto azzeccata, attore che è partito dalla commedia ma che in particolare negli ultimi anni, grazie anche al ruolo di Ant Man, ha dimostrato di essere un grande attore anche in parti più drammatiche.

Qui rappresenta un perfetto bilanciamento delle due parti.

Grazie ha una brillante sceneggiatura molto spesso all’interno dell’episodio abbiamo modo di vedere i punti di vista di entrami i due Miles, questo rende la serie molto più intrigante e coinvolgente.

UN SERIE DEGNA DI ESSERE VISTA

Questa nuova serie di Netflix non si pone l’obbiettivo di diventare il nuovo capolavoro della piattaforma, ma risulta essere una piacevole riflessione sulla vita e sull’amore.

Grazie alle performance straordinarie di Paul Rudd e Aesling Bea (che interpreta la moglie di Miles) abbiamo modo di riflettere su quanto conti la nostra vita e il come decidiamo di viverla. Per cui la risulta un vero invito a vivere la vita a pieno delle nostre capacità.

E forse il nostro vero nemico non siamo altro che noi stessi.

Voto: 7 /10

Irene

Irene

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