The Truman Show

Siamo veramente stanchi di vedere attori che ci danno false emozioni, esauriti da spettacoli pirotecnici o effetti speciali. Anche se il mondo in cui si muove è in effetti per certi versi falso, simulato, non troverete nulla in Truman che non sia veritiero. Non c’è copione, non esistono gobbi. Non sarà sempre Shakespeare, ma è autentico. È la sua vita

“The Truman Show” è un film del 1998 diretto da Peter Weir che vede come protagonista l’attore Jim Carrey. Il film racconta una storia apparentemente bizzarra: Truman Burbank (interpretato appunto da Jim Carrey) è il protagonista di uno show televisivo sin dal momento della sua nascita; il problema, tuttavia, è che lui non sa di essere in televisione e vive la sua vita del tutto ignaro del fatto di essere circondato da telecamere e che tutte le persone intorno a lui siano attori.

Creatore dello show è Christof (interpretato da un magnifico Ed Harris), che vede nella vita di Truman la realtà umana, senza recitazione né altro: Truman è vero poiché, in un mondo di maschere, lui è l’unico a non poterle indossare.

Il film tratta temi molto delicati, come la violazione della libertà e della privacy di una persona, l’esistenza circondata da persone che indossano solo maschere, il non sapere che cosa sia reale e che cosa no.

Lo spettacolo del quotidiano

Altro tema molto interessante è quello dell’intrattenimento: ciò che “The Truman Show” ci mostra è che le persone amano vedere rappresentata la vita quotidiana, quella reale e la dimostrazione di ciò è il successo che solitamente accompagna i reality show.

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Dopotutto, il “Truman Show” non è altro che un reality show infinito, proprio come la vita degli spettatori che, in qualche modo, mettono da parte la loro esistenza per immergersi totalmente in quella di Truman: non è strano vedere scene in cui il mondo si blocca e resta con il fiato sospeso mentre Truman compie azioni banali e quotidiane, azioni che anche loro compiono, ma che in questo caso sono insite della forza della televisione.

Truman è il prodotto di una società ossessionata dalla televisione, strumento in grado di rendere magica la quotidianità; le persone si riconoscono in Truman poiché vive una vita uguale alla loro, ma gli manca una cosa fondamentale: la possibilità di scegliere. Inoltre il nome stesso che è stato scelto per lui, Truman, spiega il significato dello show poiché significa “uomo vero”, non un attore che recita, ma un personaggio reale che appare in tutto e per tutto sullo schermo.

Un mondo distopico

Il mondo creato da Christof ricerca l’imperfezione della vita e l’intrattenimento per un pubblico mondiale, ma non per questo è un mondo utopico. Anzi, è un luogo quasi distopico in cui Truman è sorvegliato costantemente e non può fuggire alle videocamere. Un mondo incredibilmente simile a quello creato dallo scrittore inglese George Orwell in “1984”.

Le maschere

Il mondo in cui vive Truman rappresenta perfettamente le cosiddette “maschere pirandelliane”, in cui nessuno mostra la sua vera identità: sono tutti attori che recitano costantemente e alcuni, come la moglie di Truman o il suo migliore amico, ricoprono un ruolo così importante da dovergli dedicare la loro intera esistenza perché, per citare i Queen, “The show must go on”.

La ricerca di libertà

Nel corso del film il personaggio di Jim Carrey inizia a capire che qualcosa non va e pertanto escogita un piano di fuga, che, incredibilmente riesce. E proprio mentre Truman naviga verso la libertà (letteralmente poiché sta fuggendo su di una barca), Christof gli parla per la prima volta e cerca di spiegargli perché dovrebbe restare e la sua voce risuona in un fascio di luce che rappresenta il fatto che, in questo caso, lui è Dio poiché può decidere cosa fare di Truman e tra le opzioni risulta anche la più agghiacciante: ucciderlo. Ma il protagonista dello show vuole essere libero e vivere in un mondo dove non è controllato costantemente.

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E così sale una scala che conduce letteralmente al cielo e prima di attraversare la porta che lo condurrà fuori dal set, saluta tutti gli spettatori: “Casomai non vi rivedessi, buon pomeriggio, buona sera e buona notte”. Ed il “Truman Show” finisce.

Voto: 9/10

Anna

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