IL FASCINO DEI PERIOD DRAMA: CINQUE FILM IN COSTUME DA RECUPERARE

Il cinema offre da sempre infinite possibilità. Una fra queste, certamente non meno importante, è il viaggiare all’interno di altre epoche. Grazie al cinema prendono vita quei capolavori letterari di autori sette e ottocenteschi, merito anche di un’accurata ricostruzione storica, che l’arte cinematografica, con le sue infinite possibilità di visione è in grado di tradurre in immagini.

É indubbio il fascino che i film in costume portano con sé: risulta facile perdersi in quelle epoche così distanti temporalmente da noi, ma che si rivelano essere quantomai vicine. Si indagano quei sentimenti e quelle sensazioni che noi stessi proviamo, seppur non indossando un corsetto o scegliendo la parrucca più adatta all’occasione.

Il mondo dei period drama è vasto e multiforme. Ve ne sono però alcuni imprescindibili, diretti da registi che sembrano quasi aver vissuto sulla propria pelle l’epoca che ricostruiscono. O altri, tratti da romanzi di autori cardine della letteratura mondiale, che prendono vita sotto i nostri occhi attenti di spettatori. Ecco, dunque, cinque film in costume da recuperare.

ANNA KARENINA

Sono diverse le versioni cinematografiche del capolavoro del maestro russo Lev Tolstoj. La tragica storia della splendida Anna Karenina, raccontata con un susseguirsi di personaggi le cui trame si intersecano magnificamente nel mondo letterario, non era certo semplice da rendere sul grande schermo. Ne esce vittoriosa, però, l’abile mano del regista Joe Wright, reduce a quel tempo, da un altro splendido adattamento dell’opera chiave di Jane Austen, “Orgoglio e Pregiudizio”.

Il regista sembra cogliere al meglio l’anima del romanzo di Tolstoj, regalando una versione quantomai teatrale e barocca dell’opera, ben sintetizzandone la chiave melodrammatica. Sceglie, inoltre, un cast di tutto rispetto, al cui centro brilla Keira Knightley, la cui grazia ed estrema eleganza la rendono quasi appartenete a un’altra epoca. Alcune delle parole più intense che Tolstoj dedica alla sua Anna, sembrano quasi rimandare alla figura di Keira: “Scese, evitando di guardarla come si evita di guardare il sole, ma la vedeva, come si vede il sole, anche senza guardarlo”.

Anna Karenina: leggete il libro (prima di vedere il film) - Grazia.it

MAURICE

Diretto dal regista James Ivory, nel 1987 giunge l’adattamento di un romanzo di inizio novecento certamente all’avanguardia per l’epoca. Dalla penna dello scrittore E.M. Forster prende vita la storia di un tragico amore omosessuale, nato tra due studenti di Oxford, Maurice e Clive, la cui relazione doveva rimanere nascosta.

James Ivory dipinge uno splendido period drama, dalla fotografia magnetica quasi quanto la storia che lega i due personaggi, interpretati di Hugh Grant e James Wilby. Tratteggia un amore puro e sincero che nasce tra due persone dello stesso sesso, e per questo necessita di rimanere clandestino. L’Inghilterra rappresentata da Ivory è chiusa e bigotta, dedita soltanto a mantenere le appartenenze, dove risulta imprescindibile il matrimonio e lo stato sociale che da esso deriva.

Maurice e Clive non possono che sottostare a queste rigide norme, e dovranno adattarsi a un mondo che non li vuole insieme e che li giudica senza vergogna. James Ivory tratteggia con maestria la passione incontenibile che anima i due personaggi, e che certamente riprenderà nella scrittura di “Chiamami col tuo nome”, per la quale si aggiudicherà anche un Oscar.

Berlinale | Archive | Annual Archives | 2017 | Programme - Maurice

LADY MACBETH

Non bisogna farsi ingannare dal titolo: questo romanzo, divenuto poi adattamento cinematografico, non ha a che fare con la spietata protagonista del “Macbeth” di Shakespeare. Si tratta, infatti, di un romanzo russo nato dalla penna di Nikolaj Leskov. Non per questo, però, la storia raccontata risulta meno cruda e scioccante dell’opera dello scrittore inglese.

William Oldroyd realizza una fedele trasposizione del romanzo di partenza, regalando una pellicola tanto glaciale nei sentimenti quanto calda nella messinscena. La Lady Macbeth del titolo, costretta a sposarsi con un ricco industriale che non solo non ama, ma disprezza con tutto il suo cuore, è interpretata dalla splendida Florence Pugh. Se in “Piccole Donne” dimostra le sue immense abilità, guadagnando anche una nomination per miglior attrice non protagonista, è in questo film che l’attrice mostra tutte le sue carte, interpretando un personaggio quantomai complesso e sfaccettato.

Quella che Oldroyd mette in scena è una storia cruenta e tragica, ricca di quel tipico desiderio di vendetta che anima il cuore della protagonista. Non manca però, una buona dose di bellezza, rappresentata dalla natura selvaggia che circonda la casa padronale, nella quale Lady Macbeth desidera ardentemente perdersi.

Lady Macbeth review: paring the period film back to its bones ...

ELIZABETH – THE GOLDEN AGE

Più volte accusato di essere storicamente inaccurato, il film del regista indiano Shekhar Kapur resta però uno dei ritratti psicologici più fedeli di una delle monarche inglesi maggiormente affascinanti: Elisabetta I. Il merito, certamente, va all’interpretazioni di una delle migliori attrici di questo secolo, Cate Blanchett, che trasforma anima e corpo per entrare nella mente della regina inglese.

La pellicola è il seguito di “Elizabeth“, realizzato per mano dello stesso regista, che tratteggia l’ascesa della regina e le sfide che deve affrontare all’interno di una corte che non la vede adatta a governare. Questa seconda pellicola, però, descrive al meglio le immense abilità di Elisabetta di creare un regno non solo saldo ma quantomai prosperoso e ricco.

Non manca certamente una buona dose di kitsch, dato sia dalla messa in scena sia dalla scelta dei costumi, che mettono però anche in risalto la regalità della regnante. Gli intrighi di corte diventano il cuore della pellicola, lasciando forse poco spazio agli avvenimenti storici che sconvolsero l’Inghilterra del tempo, ma regalando un’analisi alquanto accurata degli uomini e delle donne che affiancarono la regina.

Elizabeth: The Golden Age - Wikipedia

LA FAVORITA

Altro film, altra regina. Questa volta, però, ci troviamo di fronte a una pellicola autoriale, il cui regista, Yorgos Lanthimos, ci ha abituato per anni a film alquanto fuori dall’ordinario. Con la sua prima pellicola in costume, Lanthimos tratteggia l’inferma e insicura figura della regina Anna d’Inghilterra, interpretata dalla superba Olivia Colman, vincitrice del premio Oscar per questo magistrale ruolo.

Non si tratta tanto di una rappresentazione storicamente accurata, quanto più di un’assurda commedia nera non priva di eccessi visivi che alimentano la follia che sembra attanagliare la regina, certamente inadatta a governare. Ma il vero cuore della pellicola è la lotta che nasce tra le due cortigiane della regina, interpretate dalle splendide Emma Stone e Rachel Weisz, che sfrutteranno tutte le armi in proprio possesso per ottenere il favore della regina. E diventare, per l’appunto, la favorita.

La favorita - Film (2018) - MYmovies.it

Vittoria

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