V-WARS: TOP O FLOP

Chi non muore si rivede, dice il proverbio, e in questo caso mai termine fu più azzeccato per l’attore veterano di vampiri Ian Somehalder, che dopo gli 8 anni passati ha deliziarci gli occhi con il suo bello e immortale Damon Salvatore nella serie, ormai di culto, The Vampire Diaries. Si ritrova ancora una volta nel mondo dei vampiri, anche se questa volta da umano, nella nuova serie Neflix V-Wars uscita ieri sulla piattaforma.

Trama:

In un futuro prossimo in cui sulla terra si è diffuso un virus che trasforma le persone in vampiri, il dottor Luther Swann si ritrova a dover cercare una cura per l’epidemia, mentre il suo miglior amico Michael Fayne viene infettato e si mette a capo di una cerchia di vampiri, chiamati Bloods. Mentre nel mondo incombe una lotta umani e vampiri, il dottor Swann dovrà cercare di salvare se stesso e suo figlio alleandosi con persone del governo di dubbia moralità e allo stesso tempo difendersi da colui che considerava come un fratello, che ora è diventata la più grande minaccia che il mondo abbia mai visto.

I VAMPIRI

I vampiri che ritroviamo in V-Wars sono più simili alle creature demoniache di Supernatural che a quelle romanzate e romantiche di The vampire Diaries o Twillight. Sono esseri che non riescono a reprimere il bisogno di sangue umano e di cui non sappiamo la provenienza o come il virus abbia scatenato questa trasformazione. A differenza di altre opere sui vampiri, il gene “vampiresco” sembra essere innescato da un qualche esperimento scientifico più che su un essere di un testo fantasy. Infatti all’interno della serie oltre i vampiri non abbiamo modo di vedere altre creature di stampo soprannaturale.

La serie porta più verso una chiave alla The Walking Dead, in cui le persone muoiono e non necessariamente tornano in vita trasformate in vampiro, ma se questo dovesse accadere potresti vederlo succedere anche al tuo vicino di casa, e non potresti impedirlo.

DAMON SALVATORE VS LUTHER SWANN

Vampiro e umano, ma un solo interprete: Ian Somehalder. Entrato nei nostri cuori grazie al personaggio di Damon Salvatore, in cui Ian portava in scena l’iconico vampiro che con il suo sarcasmo pungente e la grande evoluzione compiuta in otto stagioni, si rivelava essere il miglior personaggio della serie. Ora si ritrova a ruolo ribaltato, un umano, padre di un bambino in lotta contro i vampiri. Ironia della sorte direte voi, in realtà sembrerebbe proprio che Somehalder ci abbia fatto una sorta di scommessa, infatti non solo interpreta il ruolo protagonista ma risulta essere anche produttore e regista di alcuni degli ultimi episodi della serie. Insomma se tutto va come preventivato ci ritroveremo il bel Ian ancora per un po’ di tempo immerso nel mondo dei vampiri.

Come si dice squadra che vince non si cambia

V-WARS: TOP O FLOP

La serie parte in maniera molto introduttiva e prendendosi qualche episodio prima di ingranare completamente, e di definire un proprio ritmo narrativo, le scene di combattimento sono bel dirette anche se non di altissimo livello, stesso discorso anche per gli effetti visivi che per fortuna non scadono in un effetto “trash” ma si riescono ad amalgamare ai toni della serie.

Sicuramente non una dei migliori prodotti di Netflix dell’anno ma godibile e con tante buone prospettive per un futuro rinnovo, che da quello che si deduce dal finale, sperano di ottenere.

Voto: 7/10

Irene

Irene

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