Vicino all’orizzonte

In pieno mese di Halloween, tra un film horror e un altro, ci prendiamo una pausa e dedichiamo qualche ora ad un film romantico, ma che si rivela molto di più.
Siamo circondati dalle così dette “rom-com”, alcune che fanno scaldare i cuori, altre che fanno allontanare dal genere perché fin troppo demenziali.

CINEMA TEDESCO

Questa volta ci allontaniamo da Hollywood e dal cinema americano per avvicinarci al cinema tedesco, con il film Vicino all’orizzonteDem Horizont so nah, in lingua originale; diretto da Tim Trachte e tratto dall’omonimo libro di Jessica Koch.

Come accennato prima, decine di piattaforme sfornano film romantici alquanto deludenti ogni anno, con una trama prevedibile, tendendo anche molto spesso a romanticizzare argomenti che non dovrebbero essere oggetti di fantasie, come, ad esempio, le malattie mentali.

Vicino all’orizzonte si distingue dalle commedie adolescenziali che sprecano il loro potenziale e con la delicatezza di una storia d’amore parla di un tema importante, sempre dagli occhi di adolescenti. Si parla dell’infezione da HIV, riportando sul grande schermo una storia realmente accaduta.

Così ne parlano i protagonisti, in un’intervista fatta da Kreisbote:

Non sapevo come erano le cose in quel periodo e mi hanno informato proprio su questo: cosa significava contrarre la malattia negli anni ’90 e quale trattamento medico bisognava seguire.
Oggi è qualcosa di completamente diverso. Penso sia un peccato che la gente non ne parli ancora. È un argomento tabù.

TRAMA

Tim Trachte con il suo Vicino all’orizzonte racconta la storia di Jessica, una giovane ragazza che si innamora di Danny, il quale, purtroppo, nasconde un segreto difficile. Questo non impedirà ai due di vivere quello che si può definire un amore puro e incondizionato, fatto di emozioni forti, di speranze, di voglia di vivere ogni attimo e, soprattutto, di un forte interesse nei confronti dell’altro. Non si parla di sola attrazione, ma di desiderio di voler capire a fondo l’altra persona, facendola diventare parte di noi.

Così definisce la storia l’autrice del libro, Jessica Koch:

La storia parla del mio passato. Non so se puoi chiamarla storia d’amore. Era molto di più.
Io sono la protagonista. Dentro c’è tutto. Amore, dolore e tanta passione. Le cose sono andate così. Ho anche riprodotto i dialoghi uno a uno. Una volta tornata in mente la storia riuscivo a ricordare tutto nel dettaglio. Sapevo persino cosa indossava ogni persona in determinati giorni.

AMORE, CRESCITA E SOFFERENZA

Le parole chiave di questa pellicola: amore, crescita e sofferenza. Ma anche capacità di mettere la vita di un’altra persona prima della propria e di conseguenza saper prendere decisioni difficili, facendo sacrifici, ma paradossalmente, al tempo stesso, non rinunciare a nulla.

IL MEGLIO E IL PEGGIO

I due attori protagonisti: Jannik Schümann (Danny) e Luna Wedler (Jessica), ci fanno empatizzare talmente tanto con i rispettivi personaggi da farci vivere ogni momento con loro. Ci fanno innamorare, ci fanno sentire liberi, ma ci fanno anche soffrire e ci fanno tornare con i piedi per terra, perché dalla realtà non si può scappare e molto spesso è il dolore a tenerci ancorati ad essa.

ASPETTI TECNICI

La struttura narrativa lineare ci permette di seguire il pensiero dell’autrice, la vera protagonista, nascosto dietro le scene, e ci permette di riflettere e affrontare l’argomento da diversi punti di vista.
I colori accesi e pastello, la cura dei costumi e delle figure, i sorrisi dei protagonisti in molti primi piani, ci trasmettono vitalità, che non manca mai, nonostante il tema centrale su cui ruota la storia.

CONCLUSIONI

Un ragazzo giovane, solare, con tanta voglia di vivere, ma a cui è capitato il peggior destino ci ricorda quanto siamo fortunati ad essere vivi e ad avere la vita e il nostro futuro nelle nostre mani. Ci ricorda quanto sia importante scegliere ciò che è meglio per noi stessi, senza farsi condizionare da niente e da nessuno, perché come Danny, non tutti hanno questo privilegio: la possibilità di compiere delle scelte. Il destino di Danny è segnato dalla malattia, ma nonostante ciò lui riesce a vivere la sua vita al massimo, divertendosi, offrendo gentilezza e amore e affrontando le sue paure consapevolmente.
Perciò, quello che il personaggio di Danny ci insegna, è che non dobbiamo trovare una scusa per vivere. Dobbiamo farlo e basta.

7/10

Cami

Camilla

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