9-1-1 (spoilers free)

Dopo mesi di estenuante attesa, il 19 settembre è ricominciata 9-1-1, serie tv americana la cui prima parte della sesta stagione andata in onda su Fox si è conclusa lo scorso lunedì. Le prime cinque stagioni sono disponibili su Disney+ e trasmesse in Italia su Rai2.

La serie, andata per la prima volta in onda nel 2018 e creata da Ryan Murphy, Brad Falchuk e Tim Minear , segue le vicende – lavorative e personali – della 118, una caserma di pompieri e paramedici di Los Angeles e delle loro famiglie.

Dove eravamo rimasti…

La 5B si era conclusa quasi in maniera perfetta, tutto il drama creatosi nella prima parte della stagione si era risolto nel migliore dei modi con la 118 di nuovo tutta unita. Eddie Diaz di nuovo al suo posto e visibilmente felice dopo aver affrontato le conseguenze dei suoi numerosi traumi che lo avevano portato ad abbandonare la 118, Chimney e Maddie pronti a dare un’altra possibilità alla loro storia, Buck che sembra finalmente aver preso per la prima volta una decisione per sé e solo per sé, e Bobby (superato un periodo di crisi che stava per culminare in una ricaduta) e Athena pronti per la loro meritata crociera. L’unico personaggio ancora in bilico sembrava essere Hen, combattuta tra il suo desiderio di diventare medico e il legame che la unisce con la 118.

Ma parliamo della 6A

La 6A si apre con toni del tutto diversi rispetto a quelli delle stagioni precedenti. Se in positivo o se in negativo è ancora tutto da capire. Fin da subito appare evidente come ci sia qualcosa che manchi rispetto alle stagioni precedenti, qualcosa che diventa sempre più evidente episodio dopo episodio.

A far storcere il naso è sicuramente il modo in cui le storie dei vari personaggi vengono seguite e curate, vicende che vengono liquidate immediatamente senza che gli venga dedicata la giusta attenzione o addirittura quasi ignorate. Eh sì, Evan Buckley parliamo proprio della tua storyline e della piega inaspettata che ha preso.

Soprattutto quello che manca davvero è il dialogo fra i protagonisti, cosa che invece era sempre stata uno dei pilastri della serie. Se c’era un problema se ne parlava quasi subito, e il tutto veniva gestito come verrebbe gestito un qualsiasi problema all’interno di una famiglia. In questa stagione tutto questo sembra quasi mancare, o per lo meno è stato ridotto drasticamente influenzando non poco gli episodi.

Se c’è però una cosa per cui dobbiamo ringraziare la 6A è sicuramente la puntata dedicata a Hen e sua moglie Karen, che non a caso è uno degli episodi meglio riusciti di questa prima parte di stagione. Altro punto a suo favore è l’esplorazione delle diverse dinamiche all’interno della 118, delle relazioni fra personaggi che avevamo visto solo di rado interagire fra di loro.

La 6A è stata brutta? Assolutamente no, ma non è stata sicuramente quello che ci si aspettava dopo una conclusione come quella della 5B. Però confidiamo sempre nella seconda parte di questa stagione che andrà in onda a marzo sempre su Fox.

Sara

Sara

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