INTERVISTA A RAFFAELE ANDROSIGLIO

INTERVISTA A RAFFAELE ANDROSIGLIO, REGISTA DI “DON MATTEO” E “UN PASSO DAL CIELO” A TARANTO PER UNA NUOVA FICTION RAI

Abbiamo avuto il piacere di incontrare Raffaele Androsiglio, regista di “Don Matteo” e “Un Passo Dal Cielo”, durante un piccolo momento di pausa dal set che in questi giorni si sta girando a Taranto. Eravamo su un bellissimo scorcio che dà sul mare, una delle tante location prescelte per il set della nuova fiction Rai “Sei donne”, in cui Raffaele veste i panni dell’Aiuto regista.

Da subito disponibile e cordiale, nonostante i tempi stretti e concitati che può dettare un set così importante, ci siamo fermati con lui e già dalle sue prime affermazioni ci ha trasmesso subito tutta la sua grande passione per la professione che svolge.

E così davanti al mare della nostra bellissima città, che si è fatta trovare nuovamente pronta a fare da sfondo ad un prodotto audiovisivo di un certo livello, abbiamo chiacchierato con il protagonista di questa intervista e gli abbiamo posto qualche domanda per conoscerlo meglio:

  1. Come è nata la tua passione per questo mondo? Hai sempre saputo di voler intraprendere questa professione?

“E’ nata con la tarda adolescenza, età in cui tutti i ragazzi hanno interessi più disparati e tra questi il cinema; da ragazzo a 18 anni ho avuto l’occasione di lavorare a teatro, perché essendo di Palermo, lì si girava un film l’anno ed era molto difficile cominciare con il cinema, quindi, pur amando anch’io il cinema, ho fatto cinque anni di teatro. Il teatro serve moltissimo, è la base del mio mestiere infatti è importantissima la direzione degli attori, il teatro è soprattutto questo”;

  • Ultimamente Taranto è stata scelta spesso come location per diversi set cinematografici, avevi già girato a Taranto? Com’è stata questa esperienza?

“La Puglia ormai da 15/20 anni è molto utilizzata perché il territorio si presta bene viste le ricchezze naturali e culturali. Io non avevo mai girato in Puglia, sapevo che l’organizzazione sarebbe stata ottima, infatti, rispetto ad esperienze che ho fatto in città del nord la media della preparazione della troupe locale è molto buona, considerando che è una città piccola, non si distinguerebbe la professionalità da quella delle troupe di Torino o Milano. Ho capito che negli ultimi anni Taranto vuole essere sponsorizzata e credo che abbia ottenuto una certa attenzione, quindi, come è giusto che sia, si viene a girare qui anche per promuovere effettivamente il territorio e lasciare nell’immediato un certo indotto, utilizzando professionisti di troupe locali. Speriamo anche che la fiction sia molto seguita e che queste tre puntate per la Rai portino un’ottima visibilità e, come già successo altrove, dalla fiction nasca un interesse del turismo più di massa”;

  • Tra i tuoi lavori ci sono famosissime fiction di successo come “Don Matteo”, “Il Paradiso delle signore”, “Un passo dal cielo”. C’è stata un’esperienza che ti è rimasta particolarmente nel cuore?

“Chiaramente per un motivo o per un altro tutti i film restano nel cuore, visto il tipo di lavoro che svolgo; sicuramente è stato importante “Don Matteo”, che ho fatto per tanti anni iniziando prima come assistente alla regia, facendo poi aiuto regia e poi regista diretto, per cui non posso non citarlo, è stato la mia famiglia per tantissimi anni. Cito anche con molto affetto il regista Alfredo Peyretti, con lui ho fatto una cosa totalmente diversa, la regia della seconda unità della miniserie per Sky su Moana Pozzi, con Violante Placido; il regista aveva delle ottime idee sulla ricostruzione del periodo storico e ha voluto trasformare una banda di immorali in una specie di punk che proponevano una rottura nella cultura ufficiale, cercando di scuotere il torpore della società; questi due sono due buoni esempi, perché una è la mia famiglia e l’altro un progetto in cui mi sono divertito molto”;

  • Nel tuo lavoro c’è stato un momento che ha rappresentato per te una svolta importante, fosse anche una difficoltà, una sfida?

“La sfida è adesso, perché dopo tanti anni in cui ero arrivato a fare il regista dentro la casa di produzione Lux, dopo la pandemia mi sono trovato a lasciare la società e tornare a fare l’aiuto regia, come su questo set. La sfida è adesso perché questa è l’occasione per imparare ad andare oltre quello che è il mio metodo di lavoro che ho avuto sinora, quindi era facile pensare di essere tornato indietro, invece, sono stato molto fortunato, perché il regista con cui sto lavorando è un regista notevole (Vincenzo Marra), è un bravo autore, ha fatto tanto cinema e per uno come me che ha fatto tanta televisione, il rapporto con un artista così è molto fruttuoso”;

  • Ed infine, ringraziandoti ti chiediamo, quali sono i tuoi progetti futuri?

“Farò un lavoro per i più piccoli con una casa di produzione che lavora anche con Rai Gulp; sarà una cosa breve, ma con una tematica molto delicata ed importante, quindi mi sento molto motivato, ed essendo anche padre, mi ritrovo a dover raccontare argomenti del genere ad un target di ragazzi di nove anni circa e questo mi stimola molto; inizierò in autunno per andare in onda in inverno”.

Felici di questo momento che ci ha regalato, tra una ripresa e l’altra, lo abbiamo salutato perché quando la troupe è pronta bisogna esserci pienamente.

Con grande piacere siamo stati invitati a rimanere sul set, dove, dopo le tante preparazioni di comparse, attori, scenografia ed attrezzature, gli operatori e tutta la troupe hanno girato una scena su viale Virgilio, bellissima via che porta al suggestivo lungomare della città di Taranto, con le difficoltà del caso, tra passanti, automobili e gente che, incuriosita dai movimenti insoliti, si fermava ad osservare tutto il coinvolgente fermento che solo un set cinematografico sa creare.

Non ci resta che tener d’occhio i palinsesti Rai ed attendere con ansia questa fiction, felici di aver potuto assistere alla sua nascita.

Simona De Bartolomeo

Simona De Bartolomeo

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