MILLE SPLENDIDI SOLI


«Non si possono contare le lune che brillano sui suoi tetti, nè i mille splendidi soli che si nascondono dietro i suoi muri.»
                                                                             – Saib-Tabrizi 

Mille splendidi soli, è il secondo libro di Khaled Hosseini, scrittore americano di origine Afghana. 

LA TRAMA

Il libro parla di due donne, Mariam e Laila, due donne di background completamente diversi ma poi destinate a condividere lo stesso destino. La prima, Mariam, è una harami, figlia illegittima di un uomo ricco e della sua serva, educata a non aspettarsi nulla in questa vita perché è una donna. La seconda, Laila, è cresciuta tra l’amore dei suoi genitori e del suo migliore amico ed educata a diventare qualcosa di grande anche se è una donna.

LA LOTTA DI DUE DONNE CORAGGIOSE

Adesso vi chiederete come questi due personaggi di due background completamente diversi siano state costrette a condividere lo stesso destino. Mariam, alla morte della madre, viene ospitata a casa del padre, dove lei pensa finalmente di riuscire a realizzare il suo sogno: studiare. Ma suo padre e le sue mogli (gli uomini musulmani possono sposarsi fino a 4 mogli) la costringono a sposare un uomo molto più anziano di lei, Rashid, senza chiedere il suo permesso e la sua opinione. 

Due decenni dopo Laila, ancora giovane, perde i suoi genitori per colpa di una bomba e il suo migliore amico di cui lei era innamorata in guerra. Viene ospitata a casa di Rashid e Mariam per essere curata. Rashid inizia a corteggiare Laila perché Mariam non è riuscita a dargli un figlio. Laila è costretta a sposarlo perché scopre di essere incinta del figlio del suo migliore amico, che lei pensa sia morto, per evitare lo scandalo di essere rimasta incinta prima del matrimonio

All’inizio le due donne provano risentimento e quindi non riescono ad andare d’accordo. Ad un certo punto, però, Rashid inizia a picchiare e ad insultare Mariam di fronte a Laila. Lei, quindi, scopre che Mariam è sempre stata picchiata e che pure lei verrà picchiata prima o poi. Da quel momento Mariam e Laila iniziano ad avere un legame, un’amicizia cosi grande dove potevano contare su l’un l’altra. Un giorno decidono di scappare dalla violenza di Rashid e ricominciare in un nuovo posto dove potevano avere libertà. Non vi dirò cosa succede dopo perché non vorrei rovinarvi il finale.

CONSIDERAZIONE

Ho iniziato a leggere questo libro perché avevo già letto Il Cacciatore di Aquiloni, libro che mi ha fatto innamorare dell’autore. Hosseini è in grado di farti entrare nei panni di Mariam e Laila, di farti provare il loro dolore sia fisico ed emotivo. Quando Rashid le picchiava e le insultava sembra di provare il dolore sulla propria pelle. 

Una storia bellissima, coinvolgente, triste, strappalacrime. Una storia sulla valorizzazione dell’amicizia, dell’amore, di coraggio nel scappare da una società dove le donne non hanno libertà di parola e di fare quello che vogliono. Donne costrette a vivere nell’ombra, a vedere il mondo attraverso il burqa con un marito che è il loro padrone, picchiate e sottomesse, dove la violenza domestica è una cosa normale. 

Ho provato dolore, rabbia e disgusto nel leggere come vengono trattate le donne sotto questo regime talebano. Purtroppo è una cosa che succede tutti i giorni in Afghanistan.

Vi consiglio di leggere questo libro perché non ve ne pentirete.

VOTO: 10/10

                                       Asha

Asha

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