Può l’amore fare la differenza?
La risposta che viene spontanea è: decisamente sì, ma fino a che punto il genere umano è disposto a spingersi per trovare la felicità, per trovare quello che noi chiamiamo ‘il vero amore’ e che pensavamo di aver lasciato in Once Upon A Time? Beh la serie Netflix francese, uscita sulla piattaforma il 29 Marzo ci permette di approcciarsi all’argomento in una maniera del tutto diversa e abbastanza originale.
L’AMORE AI TEMPI DEI SOCIAL NETWORK
Due fratelli hanno inventato un meccanismo che permette ad ogni persona di trovare la propria anima gemella. Questo meccanismo funziona una volta che l’impianto, che lo comprende, è stato ingerito da tale persona. Così facendo, tramite una serie di calcoli e di ricerche sui social network riesce a trovare l’altra metà dell’individuo che si sottopone a tale tecnica. In un mondo ormai governato dalla tecnologia come quello di Osmosis, questo è sicuramente un grandissimo passo in avanti e una grande fonte di progresso scientifico e tecnologico. Funzionerà davvero?
Osmosis si presenta come una serie fantascientifica e nonostante rimanga per tutta la stagione su una certa linea d’onda, non deludendo, ma neanche sorprendendo per la sua spiccata genialità, si pone sulla scia delle tantissime serie tv/film che raccontano di una realtà fondata sulle invenzioni tecnologiche e dove il desiderio ha avuto la meglio.
All’inizio quello che i due fratelli cercano di offrire sembra qualcosa di puro e di veritiero: è pur sempre del vero amore che stiamo parlando. Purtroppo, però, vi è questo costante desiderio di soddisfare prima i propri bisogni, che fa perdere un po’ quell’ideale che l’intero loro programma doveva rappresentare.
LA TOTALE FIDUCIA NELLA TECNOLOGIA
Quello che la serie vuole mettere in mostra è proprio il mondo tecnologico dentro la quale si svolge che ha raggiunto il massimo dello sviluppo, nel quale l’uomo può soddisfare ogni tipo di piacere virtualmente, ma che ancora cerca il bisogno fondamentale dell’uomo: di amare ed essere amato. Che ancora cerca il contatto, le parole, che ancora cerca momenti veri, genuini.
In questo modo, ‘Osmosis’, tramite una narrazione che alterna la fantascienza e l’azione, ci racconta la storia di persone che vogliono provare, sperimentare il vero amore, ma ci racconta anche il contrasto di chi l’amore e i sentimenti li mette da parte, per porre sé stesso sopra gli altri.
UNA BUONA IDEA CON SCENEGGIATURA SCARSA
In generale la serie attira fin da subito l’attenzione, perché è un quesito che moltissima gente si pone ogni giorno. Esiste l’anima gemella? Ci sarà qualcuno in grado di amarmi? Esiste l’amore? Purtroppo, però, l’interesse dello spettatore si concentra solo su una minima parte della serie: ovvero la creazione di questo strano meccanismo/cupido e non su tutto il resto. Sembra quasi che gli scrittori della serie si siano sforzati di sovrapporre troppi elementi, cercando di rendere tutto più misterioso. Beh, hanno fallito miseramente.
Detto questo, non voglio dire che ‘Osmosis’ sia totalmente da scartare, la sceneggiatura, sicuramente, pecca di originalità e i dialoghi raggiungono, in certi punti una banalità eclatante. Nonostante ciò ha dei buoni spunti che rendono la serie guardabile e abbastanza piacevole per far passare il tempo.
VOTO
7-/10