FATE – THE WINX SAGA

Era il lontano 2004 quando le fatine create da Iginio Straffi, approdavano sui nostri schermi. Un fenomeno pronto a diventare ben presto globale, un prodotto che ha all’attivo una serie animata da 7 stagioni e due film cinematografici, se non contiamo anche il fumetto e tutto il merchandising internazionale.

In queste ultime settimane è approdata su Netflix la serie Fate – The Winx Saga prodotto italo-brittanico che riprende le avventure delle fate di Alfea sotto una veste più dark e da classico teen drama.

Ritroviamo Bloom, Stella, Musa, Aisha e Terra (che scopriamo più avanti essere la cugina della compianta Flora) alle prese con il primo anno scolastico alla scuola di Alfea, situata in un mondo parallelo a quello della Terra, da cui proviene Bloom, fata del fuoco che si ritrova alla scoperta dei propri poteri e alla ricerca della verità dietro alla sua nascita. Allo stesso tempo la scuola è minacciata dai “Bruciati” mostri che si trovano al di fuori della barriera magica di Alfea. Le ragazze dovranno imparare a gestire i loro poteri con i primi amori e le prime sfide che il destino gli metterà davanti soprattutto quando il potere sopito di Bloom incomincerà ad emergere.

LE FATE DI NETFLIX

Con Fate – The Winx Saga l’obbiettivo di Netflix è abbastanza chiaro. Riuscire ad incuriosire sia le persone che sono cresciute con il cartone animato nei primi anni 2000, sia un pubblico nuovo quello del target adolescenziale, a cui la serie fa riferimento.

Alla prima impressione la serie basata sulle Winx potrebbe sembrare un teen drama con contesto fantasy come ne abbiamo già visti molti negli ultimi anni, basti citare Shadowhunters o il recente Sabrina, entrambi distribuiti da Netflix. E guardandola bene la serie sulle fate di Netflix è proprio questo, nulla di più, nulla di meno.

Le dinamiche che troviamo all’interno dei sei episodi dal quale è composta la serie, sono pressoché uguali a quelle di qualsiasi prodotto per adolescenti, di stampo televisivo e non solo. Dalle due rivali in amore, al gruppetto di tossici della scuola per non parlare del gruppo delle ragazze protagoniste, ognuna a suo modo rappresenta un stereotipo più grande dell’altra.

Ma allora è davvero tutta da buttare questa serie sulle winx?

La risposta è no, in realtà perché per quanto possano essere già viste e riviste determinate situazioni, e la caratterizzazione dei personaggi non sia proprio riuscitissima. La serie riesce tutto sommato ad intrattenere e fare il suo lavoro.

Lo sviluppo della storia nel corso degli episodi risulta essere molto coinvolgente e neanche così troppo scontato, certo, magari qualche episodio in più avrebbe giovato al diluirsi del racconto e allo sviluppo delle relazioni tra i personaggi. Questa fretta nel dover condensare tutti gli avvenimenti che poi porteranno al conflitto finale, fa si che non tutti gli eventi vengano raccontati come dovrebbero.

Un’altra nota positiva che non mi aspettavo è il focus che viene dato ai personaggi “adulti” della serie. Tra tutti in particolare spicca la Dowling, direttrice di Alfea e Silva, l’allenatore degli specialisti. La loro back story è una delle parti più interessanti e sorprendenti dell’intera storia. Con un collegamento inaspettato al passato di Bloom e a Rosalind, personaggio chiave, dell’intera vicenda.

“We’re all broken Bloom, there’s a charm in that too.”

L’INIZIO DI UNA NUOVA SAGA


È probabile che con il grande successo che la serie sta avendo in queste ultime settimane, Netflix decida di rinnovare la serie per una seconda stagione. Dandoci così una prova complessiva di quello che veramente la serie può dare a livello di sviluppo della trama e costruzione del mondo magico.

Una serie che ha lasciato interdetti in molti, soprattutto i fan, legati al cartone animato. Con il quale Fate presenta non poche differenze. Ma che tutto sommato sono riconducibili ha un cambio di target ben mirato.

Un’operazione che non convince del tutto ma che può ancora regalare delle sorprese, dopo averci mostrato nel suo finale di stagione, che le fate che ricordiamo non sono del tutto scomparse.

Voto: 6

Irene

Irene

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