“DIETRO I SUOI OCCHI” LA MINISERIE THRILLER TRA AMORE E SOGNO

“Dietro i suoi occhi” è la nuova miniserie targata Netflix uscita il 17 febbraio, ideata dallo sceneggiatore Steve Lightfoot e diretta dal regista Erik Richter Strand.
La serie è tratta dall’omonimo bestseller “Behind her eyes”, della scrittrice britannica Sarah Pinborough. Il thriller psicologico ha come protagonisti Louise, interpretata dall’attrice Simona Brown, David, l’attore Tom Bateman e Adele, interpretata dall’attrice Eve Hewson.
La serie è la risposta di Netflix al fortunato “The Undoing – Le verità non dette”, la miniserie tv di Sky con Nicole Kidman e Hugh Grant, ma si distacca molto da quest’ultima, sia per le tematiche che per le atmosfere.
E’ un triangolo amoroso coinvolgente, capace di tenere lo spettatore incollato allo schermo, grazie a continui colpi di scena, suspense e grande interpretazioni degli attori protagonisti. La sceneggiatura, per fortuna, non è per niente scontata come può sembrare dal trailer, anzi, inserisce nella vicenda sentimentale, un profondo racconto introspettivo, che viaggia legato a dinamiche psicanalitiche e oniriche.
Ridotti al minimo le scenografie e i costumi, esclusivamente funzionali alla narrazione della storia, che, invece, resta ben ferma sui personaggi; fatta eccezione per un bosco meraviglioso in cui si trova un’antica casa, location importante per il racconto.
I sei episodi raccontano l’incontro tra la madre single Louise Barnsley, che da sola cresce il figlio Adam, lavorando come segretaria, e lo psichiatra David Ferguson, suo nuovo capo. Poco dopo Louise conosce e diventa amica della moglie di quello che, nel frattempo, è diventato il suo amante, la bellissima Adele, che nasconde un segreto.
La critica non ha apprezzato molto la serie, criticandone soprattutto il finale, che, invece, io ho trovato molto bello e per niente scontato. Durante gli episodi ci sono dei momenti sicuramente di meno intensità, ma questi non abbassano minimamente la tensione narrativa, che, invece, ti spinge a voler iniziare immediatamente l’episodio successivo. Di solito i thriller basati su triangoli amorosi hanno un racconto simile tra loro e con finali molto prevedibili, ma non è sicuramente questo il caso. Probabilmente questa narrazione un po’ differente e molto intrecciata alla tematica onirica ed esoterica, può aver lasciato nella critica qualche perplessità; per me è di sicuro una miniserie che consiglio di vedere, per passare qualche ora con il fiato sospeso.

Simona De Bartolomeo

Simona De Bartolomeo

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