L’ULTIMA NOTTE DELLA NOSTRA VITA

Che cosa faresti se scoprissi che oggi è l’ultimo giorno della tua vita?

Questa è la domanda che fa da filo conduttore al libro di Adam Silvera, il cui titolo originale “They Both Die at the End” cancella ogni speranza rendendo in questo modo tutta la storia ancora più dolceamara di quanto non sarebbe se lo scrittore ci avesse concesso almeno il lusso del dubbio.

Trama

È il 5 settembre del 2017, poco dopo la mezzanotte, quando gli operatori di Death-Cast, un servizio in grado di anticipare la morte delle persone di 24 ore e avvisarle per tempo, chiamano Mateo Torrez e Rufus Emeterio. Nessuno dei due conosce l’altro, provengono entrambi da situazioni familiari completamente diverse ma in egual modo segnate dalla morte, eppure entrambi si trovano a vivere l’ultimo giorno della loro vita insieme.

Entrambi cercano infatti un amico con cui vivere il loro ultimo giorno, qualcuno in grado di capirli in queste ultime ore che rimangono. I due si incontrano per puro caso grazie all’apposita App chiamata Last Friend e dal momento del loro incontro comincia la loro avventura. Comincia il tentativo di Mateo di convincere Rufus a perdonare se stesso e quello di Rufus nel tirare fuori Mateo dal guscio che si era costruito per tutta la vita.

La piega non del tutto inaspettata che prende questo libro verso le sue ultime pagine non fa altro che rendere il tutto ancora più triste, come se due ragazzi di 17 e 18 anni destinati a morire non fosse già abbastanza.

They Both Die at the End

But no matter what choices we make – solo or together – our finish line remains the same … No matter how we choose to live, we both die at the end

Il titolo originale non lascia sicuramente alcun dubbio. Mateo e Rufus moriranno prima della fine del libro, questa è l’unica certezza che purtroppo si spera non essere tale fino a che non la si legge.

Questa però non è semplicemente la storia di un modo futuristico dove la morte e la paura di ricevere la famigerata chiamata da Death – Cast sembrano aleggiare su tutto. È un romanzo di formazione che ci mostra questi due personaggi nella loro breve evoluzione dal momento in cui ricevono la chiamata fino alla loro ultima pagina. La consapevolezza che entrambi moriranno comunque, che Death – Cast non si sbaglia mai, rendono questo libro – che poteva benissimo essere un romanzo come tanti altri incentrato sulla maturazione di due ragazzi e soprattutto sulla presa di coscienza dei loro sentimenti – quasi ingiusto. Apprezziamo comunque l’autore per averci avvertito e aver messo in chiaro tutto fin dall’inizio.

Rufus & Mateo

Two dudes met. They fell in love. They lived. That’s our story

La parte migliore del libro sono senza alcun dubbio i suoi personaggi. L’autore si prende cura di ciascuno di loro, raccontandoci tutto ciò che è necessario sapere su Rufus e Matteo, non solo come la chiamata di Death – Cast gli cambierà definitivamente la vita ma anche chi erano prima di quel 5 settembre.

In questo libro trovano però spazio anche altri personaggi che in un modo o nell’altro si intrecciano con la storia di Mateo e Rufus. Personaggi la cui vita verrà cambiata dalla telefonata ricevuta da Mateo e altri che resteranno spiazzati dal non poter vedere mai più Rufus.

Un’occasione quasi sprecata

Il mondo creato da Adam Silvera è senza alcun dubbio terrificante. Una società costruita sull’attesa, sulla speranza di poter riuscire a imbrogliare Death – Cast e voltare così le spalle alla morte. Eppure, come viene ribadito più volte, Death – Cast non sbaglia mai, l’unica incertezza riguarda come si andrà incontro alla morte.

L’autore aveva tra le sue mani la possibilità di esplorare maggiormente questo mondo, di soffermarsi maggiormente su come l’avvento di Death – Cast avesse cambiato tutto ma soprattutto la società. Eppure sceglie una strada completamente diversa optando per soffermarsi esclusivamente sulle singole persone e sul loro modo di combattere un destino già scritto sapendo comunque che entro lo scadere delle 24 ore c’è solo la morte ad aspettarli.

Proprio per questo non si può parlare di un’occasione completamente sprecata. L’autore toglie il potere a Death – Cast per affidarlo, solo per 24 ore, alle persone, in questo caso a due ragazzi e alla loro breve storia che sarà comunque in grado di cambiar loro la vita.

Voto: 8

Sara

Sara

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