FIRST MAN

“Noi dobbiamo fallire. Dobbiamo fallire quaggiù  per non fallire lassù.”

First man è un film del 2018 per la regia di Damien Chazelle, è stata la pellicola  di apertura alla 75 edizione della Mostra internazionale del cinema di Venezia. Basato sulla biografia autorizzata di Neil Armstrong.

Il film ci presenta gli anni che hanno preceduto la missione Apollo 11, focalizzandosi sulla persona di Neil Armstrong che entra alla Nasa nel 1962 per partecipare al progetto “gemini” e che, solo dopo svariate missioni e  tentativi, passerà alla storia come il primo uomo ad aver messo piede sulla Luna nel 20 luglio 1969.

UN RITRATTO INTIMO

Neil Armstrong era prima di tutto un uomo, un padre e un marito. Su questo si focalizza il film di Damien Chazelle, che ci propone un ritratto intimo, privato e molto intenso. Il lutto che vediamo affrontare a Neil e a sua moglie Janet all’inizio del film, la perdita di un figlio, rappresenta una rottura nella loro vita, che non li abbandonerà mai completamente.

Molto importante per la struttura del film è anche il rapporto fra Neil Armstrong e il suo vicino e amico Edward Higgins, altro astronauta che prese parte al progetto “gemini” e morto nel 1967 nello scoppio del primo apollo. La sua morte si pone come dubbio nella mente di Neil sulla riuscita del progetto e sui rischi che sarebbe stato disposto a correre come uomo e astronauta per raggiungere la luna.

CHAZELLE SULLA LUNA

Damiene Chazelle dopo La la Land decide di proporci qualcosa di completamente diverso, con una regia più sobria e pulita ma molto efficace che cresce man mano l’ apollo 11 si avvicina alla luna.

Spettacolare il comparto sonoro, Chazelle come sempre si affida a Justin Hurwitz per la creazione di una colonna sonora indimenticabile e portante all’interno del film. Molto centrale il tema musicale ricorrente degli Armstrongs, fondamentale per la rappresentazione del loro rapporto nello scorrere dei vari anni.

Un film potente, delicato e soprattutto molto umano, per un regista che già ci aveva stupiti con Whiplash e incantati con La la land.

RYAN GOSLING DA SEBASTIAN A NEIL ARMSTRONG

Ryan Gosling ci porta un Neil Armstrong che più che il ritratto del primo uomo sulla luna è il ritratto di uomo che vive con il terrore che un giorno potrebbe non tornare più a casa.

Però allo stesso tempo vive con  la consapevolezza della grande responsabilità che questo ruolo ricopre, e del viaggio sia fisico e emotivo che deve compiere per riuscire ad accettare una grande perdita del suo passato, e riuscire a vivere in pace con se stesso.

Tutto questo ci è comunicato da Ryan Gosling attraverso la sua espressività, non sempre riconosciuta, ma che in questo film raggiunge alti livelli.

Il film è stato candidato a quattro premi oscar, ma snobbato nelle categorie principali, Soprattutto salta all’occhio la non candidatura dei due attori principali e la mancata nomination a miglior film.

First Man si rivela essere un film molto più intimista dei film precedenti di Chazelle, che ci propone un ritratto inedito del primo uomo che ha messo piede sulla luna.

Voto: 9/10

Irene

Irene

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