Uscita il 15 maggio presso la piattaforma Hulu, “The Great” è una serie tv che racconta la storia di Caterina di Russia, moglie di Pietro III e, in seguito alla sua morte prematura, imperatrice di Russia.
Trama
La serie ci racconta di una giovane Caterina (interpretata da una magnifica Elle Fanning) che, dopo aver abbandonato la sua vita in Austria, si ritrova in Russia, completamente da sola e sposata all’imperatore Pietro (un bravissimo Nicholas Hoult), uomo che non la ama e che pensa solo a divertirsi. Dopo un arrivo decisamente traumatico, la ragazza inizia a capire come funziona la corte russa e ne rimane disgustata: Pietro pensa solo al divertimento e vive in un mondo fatto di feste, vodka e sesso, senza pensare minimamente all’arte, alla letteratura o alla moglie, lasciata totalmente in balia delle dame di corte, che non perdono occasione per metterla in ridicolo. E dopo aver scoperto che, se l’imperatore dovesse morire prima dell’arrivo di un erede, la legge prevede che il potere passi a lei, nella mente di Caterina si formerà un pensiero fisso: uccidere l’imperatore e creare una nuova Russia, alla cui base si trovino i grandi valori dell’illuminismo francese. Ma le cose non andranno esattamente come previsto…
Nonostante sia una serie storica che racconta la vita di una delle più grandi imperatrici della storia, “The Great” si presenta come un prodotto divertente, comico in certi casi, che mette in evidenza la leggerezza che avvolgeva le vite dei nobili dell’epoca e la malignità che percorreva i corridoi della corte.
La cultura di corte
La prima cosa che colpisce Caterina è la quasi totale mancanza di cultura della nobiltà russa: alle donne non viene insegnato a leggere e loro non hanno nessun interesse ad imparare, preferendo alla lettura giochi sciocchi e frivoli e gli uomini, nonostante siano capaci a leggere, preferiscono non farlo se non in caso di estrema necessità. Quando Caterina proverà a cambiare la situazione, l’unica cosa che otterrà sarà il disprezzo della corte e scoprirà che essere odiata dalle lady della corte non porta a niente di buono. Nonostante tutto, la serie mantiene un atteggiamento leggero, quasi scherzoso e divertente, riuscendo ad alleggerire anche temi più pesanti senza tuttavia banalizzarli, come avviene nel caso del vaiolo. Insomma, “The Great” riesce a strappare un sorriso, ma anche a fare riflettere.
Le donne alla corte di Russia
Molto interessanti sono le figure femminili presenti nella storia: nonostante siano politicamente irrilevanti, sono loro le vere protagoniste, quelle che gestiscono i giochi alla corte imperiale di Russia. Molto diverse tra loro, a distinguersi sono soprattutto in quattro: Caterina (ovviamente), Lady Elizabeth, Lady Svenska e Georgie, alle quali si può tranquillamente aggiungere Marial che, seppur abbia perso il suo status di Lady, come dama di Caterina avrà un certo potere nell’influenzare le decisioni della sovrana. In particolare, voglio citare due momenti a dir poco iconici: il primo è quando Caterina, durante una conversazione con il patriarca, spiega come la donna, poiché creata da Dio a partire dalla costola dell’uomo, non rappresenti qualcosa di inferiore ad esso, bensì il progresso ed il miglioramento, paragonabile a quello che porta la scienza.
La seconda scena è quella in cui Lady Elizabeth, zia dell’imperatore, racconta di come da ragazza fosse affascinata dalle immagini delle donne che sanguinavano in chiesa e come quando, dopo aver avuto il menarca, abbia iniziato a credere di essere anche lei una santa e che tutte le donne dovessero esserlo. Una visione completamente nuova e diversa del ciclo mestruale, che da qualcosa di cui vergognarsi diventa quasi sinonimo di santità.
La figura dell’imperatore
Altro personaggio molto interessante è Pietro, imperatore di Russia e marito di Caterina. Nonostante la prima impressione che abbiamo di lui non sia per nulla positiva, andando avanti con la serie si finisce per apprezzarlo: il suo più grande problema è che, vivendo all’ombra di un padre chiamato da tutti Pietro il grande, vuole diventare qualcuno anche lui e si ritrova a seguire i consigli di chi sappia sedurlo meglio in quel momento. Tuttavia, nonostante molte sue azioni siano a dir poco discutibili, non agisce con l’intento di ferire nessuno e tutto ciò che vuole è essere amato dalla sua corte e dal suo popolo.
Un altro aspetto che la serie mette sapientemente in luce riguarda la questione del potere delle donne a corte: sono davvero loro a comandare da dietro le quinte oppure non sono altro che vittime sottomesse ai loro mariti? La risposta è entrambe: è vero che le donne hanno una certa influenza sui loro consorti, ma la decisione finale spetta comunque a loro e le mogli non possono far altro che accettarla in silenzio.
Nonostante tutto, l’atmosfera di “The Great” rimane abbastanza leggera, sempre divertente ed in grado di strappare un sorriso; i costumi sono pazzeschi, curati fin nei minimi dettagli e lo stesso vale per la scenografia, la cui cura è quasi maniacale. Riuscendo ad essere al contempo una serie storica e pop, “The Great” è un piccolo gioiellino da guardare assolutamente, non solo se si amano le serie tv in costume.
Voto: 8/10