UNICORN STORE

Scritto e diretto da Brie Larson, premio Oscar per “Room” e nuova supereroina della Marvel, Unicorn Store è il film uscito su Netflix venerdì 5 aprile. E’ la prima volta che la Larson si cimenta nel ruolo della regista e nonostante questo film non sia stato ben accettato dalla critica nel 2017, io sono fermamente convinta che sia un capolavoro tutto particolare.

Il film ci racconta la vita di Kit, una ragazza non proprio cresciuta che continua a vivere le sue giornate in modo “infantile”, all’interno di un mondo fatto di glitter, arcobaleni e unicorni. Questo suo essere “infantile” fa sì che Kit non riesca ad integrarsi in una società decisamente capitalista, grigia e monotona e ciò la porta a sentirsi un fallimento per i suoi genitori. Cosa fare se non adattarsi e mettere da parte la propria infanzia e i propri sogni? Questa sembra la risposta di Kit, almeno fino a quando the Salesman non le offre la possibilità di rendere vero quello che ha sempre desiderato. The Store è il negozio che vende quello di cui hai più bisogno e chi non ha bisogno di un unicorno?

IL NEGOZIO DI CUI TUTTI NOI AVREMMO BISOGNO

Unicorn Store è una pioggia di colori, di brillantini, di gioia e possiamo dire che sia il remake de “La Fabbrica di Cioccolato” senza cioccolato. The Salesman (Samuel L. Jackson) è il nostro Willy Wonka, mentre Brie Larson nei panni di Kit non è altro che Charlie. Nel tentativo di dimostrare di essere degna di un unicorno, Kit andrà contro ai suoi genitori e conoscerà anche nuove persone, come Virgil.

Questo film con veramente pochi personaggi principali riesce a rappresentare diverse personalità: Kit la bambina che non vorrebbe crescere mai, Virgil il ragazzo pronto a mettere in gioco tutto per un pizzico di follia e Gary l’uomo che ha deciso di accontentarsi della normalità rinunciando ai propri sogni. Senza diventare pesante da seguire e rimanendo sempre su toni allegri, Brie Larson è riuscita a rappresentare il cambiamento del suo personaggio, facendolo passare quasi in secondo piano rispetto a ciò che avviene, ma rendendolo ben chiaro alla fine del film.

Everybody needs some magic in their lives, even if they’re all grown up.

Diverso da molti film recenti, Unicorn Store cattura l’attenzione per la storia originale e fiabesca. Inoltre in questo film ritroviamo un duo a cui ormai abbiamo già lasciato un pezzo del nostro cuore: Brie Larson e Samuel L. Jackson, coppia fissa dopo Kong – Skull Island e Captain Marvel. Di certo non possiamo dire che in questo film non si ritrovino nomi ormai noti ad Hollywood, ma una nota fresca è portata da Mamoudou Athie (Virgil), che con il suo aspetto giovane e l’importanza del suo personaggio per Kit riesce a reggere bene il confronto con la Larson.

NON ASCOLTATE LE CRITICHE

Nonostante tutte le critiche rivolte a questo film, ho trovato che Unicorn Store sia ben fatto, racconti una storia diversa e colorata, lasciando un messaggio decisamente incoraggiante: non abbandonate mai i vostri sogni, perchè sono quelli che nei momenti bui c’erano, sono quelli che aiutano a rialzarsi e non mollare mai e per questo bisogna tenerli ben stretti. Inoltre ricordatevi che non sarete mai dei fallimenti o delle delusioni fino a quando rimarrete voi stessi.

The most grown-up thing you can do is fail at things you really care about.

Voto: 9/10

Scritto, diretto e interpretato da Mels.

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