THE DIRT

The Dirt: Mötley Crüe è un film del 2019 diretto da Jeff Tremaine e che vede come protagonisti Douglas Booth, Iwan Rheon, Richard Colson Baker (alias Machine Gun Kelly ) e Daniel Webber.

Trama:

Il film ripercorre la storia dei Mötley Crüe, storica band americana nata nel 1981. La storia comincia nel 1973 con Frank Ferranna, che cambierà poi il suo nome in Nikki Sixx (Booth), che, abbandonata la madre alcolizzata, si trasferisce a Los Angeles. Dopo aver litigato con i membri della sua vecchia band, Nikki conosce Tommy Lee Jones (Baker), un batterista alla ricerca di membri per la sua nuova band. Alla band si uniranno poi il chitarrista Mick Mars (Ramsey Bolton, no scusate, Iwan Rheon) e Vince Neil (Webber), dando vita ai Mötley Crüe.
Il primo concerto della band, nonostante qualche piccolo problema, permette alla band di ottenere un contratto di 5 album con la Elektra Records. In poco tempo, e diverse overdosi di mezzo, i dischi dei Mötley Crüe diventano platino e presto soldi e droghe avranno la meglio su tutto il resto.

I Padrini del Glam

Il film si basa sul libro autobiografico The Dirt: Confessions of the World’s most Notorious Rock Band di Neil Strauss che tratta proprio la vita dei Mötley Crüe. Per capire il film è necessario quindi conoscere i Mötley Crüe, definiti dalla stampa come la band più pericolosa del mondo. I Mötley Crüe nascono a Los Angeles nel 1981 riunendo in un’unica band le personalità più trasgressive del mondo del rock: Nikki Sixx, Tommy Lee Jones, Vince Neil e Mike Mars. Dimenticate i Guns n’Roses e i Red Hot Chili Peppers, prima di loro c’erano i Mötley.
Non potete definirvi fan del rock se non avete mai ascoltato una sola canzone dei Mötley Crüe. Nel caso decidesse di farlo cominciate con Home Sweet Home, ballata che riassume in pochi minuti l’essenza del film, l’essenza dei Mötley Crüe.

Dirt in tutto e per tutto

Il film centra nell’obiettivo di rispecchiare tutti i tratti distintivi della band, è allucinante e allucinogeno, politicamente scorretto e senza alcun freno. Come però già visto con Bohemian Rhapsody la verità storica dei fatti viene alterata per motivi a noi sconosciuti. Speriamo che almeno nel biopic sul Elton John venga rispettata la linea temporale dei fatti. Quello che però da fastidio è la leggerezza con la quale viene trattata la tematica della droga. Certo, quale band negli anni ottanti non assumeva chili di droga con leggerezza? Nel film però tutta questa estrema leggerezza sfocia quasi nel ridicolo lasciando con l’amaro in bocca.
Se siete però ancora alla ricerca di un motivo valido per guardare The Dirt sono in grado di darvene 5:

  • Douglas Booth
  • Iwan Rheon (decisamente più simpatico e gentile rispetto a quando interpretava il nostro Bolton preferito)
  • Machine Gun Kelly
  • Daniel Webber
  • La soundtrack che vi farà venir voglia di costruire una macchina nel tempo per rifugiarsi per sempre negli anni 80 e disperdersi fra tutti quei capelli.

Voto:7/10

Sara

Sara

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